Dante Ferretti è stato scelto come production designer del nuovo parco divertimenti di Roma Cinecittà World di proprietà di Luigi Abete. Da cosa nasce cosa. Andammo a Parigi insieme a Pier Paolo Pasolini e chiamammo per farci invitare a casa sua, per vedere la semifinale dei Mondiali del 1970. Nel 2009 torna a lavorare con Scorsese, creando le scenografie di Shutter Island. "Era gentilissima. Per Hugo Cabret ho anche vinto un Oscar, mi pareâ¦". - Scenografo italiano (n. Macerata 1943). Ferretti, Dante. A Dante Ferretti, 77 anni,. Nel 2012 ottiene il terzo Premio Oscar della carriera, grazie alle scenografie di Hugo Cabret, l'ennesima collaborazione con il regista italo-americano. Nel 2005 ha presieduto la giuria internazionale della 62ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Non erano solo i film di Totò. Ferretti ha curato le scene di svariate opere liriche, sua altra grande passione, nei più importanti teatri del mondo, tra cui il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Regio di Torino, il Metropolitan Opera di New York, l'Opéra di Parigi, la Royal Opera House di Londra, il Teatro Colón di Buenos Aires e altri ancora. Ci misi dieci anni a dire di sì. à vero che rubava i soldi dalle tasche del cappotto di suo padre per andare a vedere i film di Totò? Nel 1993 inizia con il film L'età dell'innocenza (che gli vale la terza candidatura all'Oscar), la collaborazione con Martin Scorsese, conosciuto anni prima a Cinecittà, sul set del film La città delle donne di Fellini (di cui Scorsese era un grande ammiratore), un legame che consente a Ferretti di sbrigliare liberamente la propria fantasia e la propria creatività, ideando scenografie indimenticabili: da Casinò (1995) a Kundun (1997) (scenografie e costumi che gli valgono la quinta candidatura), da Gangs of New York (2002) (per il quale ha ricostruito la New York di fine '800 nei teatri di posa di Cinecittà) a The Aviator (2004) che questa volta frutta a lui e alla moglie Francesca Lo Schiavo l'ambita statuetta. "Facile: io mi chiamo Dante Ferretti Lo Schiavo, e ho detto tutto". Dante Ferretti è stato scelto come production designer del nuovo parco divertimenti di Roma Cinecittà World di proprietà di Luigi Abete. Come ricorda il suo primo lavoro importante, in Medea di Pasolini? Volevo mangiare". – I festival e le nuove tendenze del cinema contemporaneo. Dove volevo arrivare? L’Oscar. Ferretti firma anche le scenografie di altre grandi produzioni americane come Intervista col vampiro (1994) di Neil Jordan (quarta candidatura), Titus (1999) di Julie Taymor, Ritorno a Cold Mountain (2003) per la regia di Anthony Minghella; successivamente ha collaborato con Tim Burton, regista creativo e visionario, nel film Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street, per il quale, nel 2008 vince di nuovo l'Oscar. "Sono arrivato in alto perché sono stato fortunato, perché ho lavorato con le persone giuste. [5], 'The Artist': e il muto ritorna al futuro, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. [1], Nel 2016 ha progettato gli apparati decorativi e scenografici dell'atrio e della sala principale per l'ammodernamento e la riapertura, avvenuta il 20 gennaio 2018[2], del famoso Cinema Fulgor di Rimini. Sì, pare di sì. I premi italiani I festival e le nuove tendenze del cinema contemporaneo. Celebre a livello internazionale grazie alle sue numerose collaborazioni in importanti produzioni hollywoodiane. "Sono arrivato in alto perché sono stato fortunato, perché ho lavorato con le persone giuste. Le sue imponenti scenografie si rivelano congeniali alla vena fantastica e onirica delle atmosfere felliniane. Si girava Medea con Maria Callas". Il 25 luglio 2008 ha esordito come regista allo Sferisterio di Macerata, sua città natale, con un nuovo allestimento dell'opera Carmen di Georges Bizet. Domani, a Rimini, riceverà il premio Cinema e industria per la sua carriera straordinaria, nel corso di una manifestazione organizzata da Confindustria Romagna, con lâuniversità di Bologna e il mitico cinema Fulgor di Rimini, quello evocato da Fellini in... SuperSimo intervista la Ferragni "Siamo uguali, toste e vincenti", Il rito dei lucchetti non passa mai di moda. Non è tanto merito mio", dice. Gli Oscar li ha vinti nel 2005 e nel 2012 con Scorsese (The Aviator, Hugo Cabret) e nel 2008 con Tim Burton, per Sweeney Todd. Nel cast dell'opera spiccavano Nino Surguladze (Carmen), Irina Lungu (Micaela), Philippe Do (Don Josè), SImone Alberghini (Escamillo), Carlo Montanaro (direttore). Mah⦠a me piace il cibo. Gli Oscar li ha vinti nel 2005 e nel 2012 con Scorsese (The Aviator, Hugo Cabret) e nel 2008 con Tim Burton, per Sweeney Todd. In quel momento squilla il telefono: âFerretti, chiamo dalla Cappadociaâ. Era Franco Rossellini, il produttore di quel film. "Ero stato sui suoi set come assistente allo scenografo Luigi Scaccianoce. Li ha vinti, gli Oscar, anche sua moglie, Francesca Lo Schiavo, con cui lavora insieme da trentâanni. Torno in casa perché mi sono dimenticato il costume. il premio “Cinema e industria” 2020, presidente di giuria Pupi Avati Ha vinto tre Oscar, ma coltiva l’arte preziosa della modestia. La parte esterna dell’abbazia, invece, è stata ricostruita a Fiano Romano dal famoso scenografo Dante Ferretti, capace di creare l’atmosfera cupa e misteriosa sia della storia sia del monastero. âFaccia le valigie, fra unâora la portano in aeroportoâ. Nel 2013, in concomitanza con il settantesimo anniversario della sua nascita, il MoMA di New York gli ha dedicato la personale Dante Ferretti. [24], Arti visive "No, non è vero. "Sì, è venuta benino, ma nasce tutto dai ricordi della mia infanzia, quando andavo con un amico nella torre dellâorologio di Macerata. Però passarono dieci anni. Ha vinto tre Oscar, ma coltiva lâarte preziosa della modestia. Conclusi gli studi liceali, si trasferisce a Roma per studiare all'Accademia di Belle Arti. Dopo aver frequentato l'Istituto d'Arte, inizia ad avvicinarsi al mondo del cinema, interessandosi all'arte della scenografia. Le sue grandi capacità vengono notate fin dai primi esordi. Ha creato lâabbazia del Nome della rosa, ha ricreato la New York dellâOttocento a Cinecittà per Scorsese in Gangs of New York, e sempre per lui ha creato la torre dellâorologio di Hugo Cabret. A Dante Ferretti, 77 anni,. "Sì, era venuto sul set de La città delle donne insieme a Isabella Rossellini, con cui stava allâepoca. Dante Ferretti: «Dall'Oscar al Lido esporto lo stile italiano» Questo sito usa cookie di terze parti (anche di profilazione) e cookie tecnici. Le persone con cui ha lavorato si chiamano Fellini, Pasolini, Terry Gilliam, Martin Scorsese. “Dante è brillante e possiede un senso dello stile che non è mai invadente, stucchevole, pacchiano o stravagante, ma sempre molto elegante”, afferma Branagh. Dove volevo arrivare? Tra le opere si ricorda La Traviata nell'allestimento del 1992 per la regia di Liliana Cavani, ancora rappresentata; ha in seguito disegnato le scene de La mosca di Howard Shore per la regia di David Cronenberg, opera tratta dall'omonimo film, rappresentata nel Théâtre du Châtelet a Parigi. Facemmo La città delle donne, E la nave va, Ginger e Fred, La voce della luna e Prova dâorchestra, dove mi inventai lâenorme palla dâacciaio che sfonda le pareti". Scorsese la vide sul set di Felliniâ¦. Anche i western, le commedie⦠Vedevo anche due film al giorno, anche tre. Qual è, se dovesse definirlo in una parola, la sua firma, la parola che riassume il suo stile, il suo segno? "Di grandissima stima, e anche di rispetto: non ci siamo mai dati del tu". Nell'autunno del 2013 il MoMA di New York lo ha celebrato con una rassegna di film. Sostenitore di una estetica del ‘meraviglioso’, si è mosso attraverso le diverse epoche con una libertà [...] . Dante Ferretti, 77 anni, di lavoro, ha inventato sogni. [10], Temi generali Vedemmo a casa sua la partita del secolo, Italia-Germania 4-3". Mi chiamò due volte, prima che dicessi di sì. Ha vinto tre Oscar, ma coltiva lâarte preziosa della modestia. Domani, a Rimini, riceverà il premio Cinema e industria per la sua carriera straordinaria, nel corso di una manifestazione organizzata da Confindustria Romagna, con lâuniversità di Bologna e il mitico cinema Fulgor di Rimini, quello evocato da Fellini in Amarcord. In seguito lavora con importanti registi italiani come Marco Bellocchio, Elio Petri, Sergio Citti, Liliana Cavani, Marco Ferreri, Luigi Comencini, Ettore Scola e Franco Zeffirelli, mentre si afferma anche come scenografo teatrale, allestendo numerose opere nei teatri di tutto il mondo. Dante Ferretti (Macerata, 26 febbraio 1943) è uno scenografo italiano. Guarda che da ora in poi devi fare i film con meâ¦â. FESTIVAL E PREMI CINEMATOGRAFICI. âFerrettino, guarda che so tutto, sei andato a fare Medea! Ha dato volume, forma, colore a cose che erano solo nella mente dei registi. : riapre il Cinema Fulgor, Al via il lavoro sugli arredi interni del Cinema Fulgor, firmati dal premio Oscar Dante Ferretti, Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street, 62ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte, Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana - FERRETTI M° Dante, Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte - FERRETTI M° Dante, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Dante_Ferretti&oldid=115441454, David di Donatello per il miglior scenografo, Nastri d'argento alla migliore scenografia, Voci biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, Premio Capitello d'argento Sannio Film Fest 2008 alla carriera. Sempre con Pasolini firma Medea (1969), il suo primo lavoro di scenografo, iniziando così una collaborazione che lo vedrà impegnato fino all'ultima opera del grande regista, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975). Avrei voluto lavorare nel cinema, fare il lavoro di quelli che creavano quei mondi: anche se ancora, di quel lavoro, non sapevo neppure il nome". Come si fa a mantenere un sodalizio sentimentale e professionale così a lungo? Continuando a navigare accetta i cookie. Dante Ferretti nasce a Macerata il 26 febbraio 1943, figlio di un piccolo mobiliere. Dante Ferretti nasce il 26 febbraio 1943 a Macerata, figlio di un piccolo mobiliere, dove frequenta con profitto mediocre l'Istituto d'arte[1], iniziando presto ad avvicinarsi al mondo del cinema e, in particolare, alla scenografia. Successivamente collabora alla realizzazione delle scenografie del parco Tematico Cinecittà World. "Mi chiamava âDantinoâ, âFerrettinoâ. Le persone con cui ha lavorato si chiamano Fellini, Pasolini, Terry Gilliam, Martin Scorsese. Vincitore di vari riconoscimenti, tra cui tre premi Oscar. Un mattino stavo andando a Fregene, a fare il bagno. Salò o le 120 giornate di Sodoma (Italia/Francia 1975, colore, 116m); regia : Pier Paolo Pasolini; produzione: Alberto Grimaldi per PEA/Les Productions Artistes Associés; soggetto: dal [...] : Nino Baragli, Tatiana Casini Morigi; costumi: Danilo Donati; scenografia: Todo modo (Italia 1976, colore, 130m); regia: Elio Petri; produzione: Daniele Senatore per Cine Vera; soggetto: dall'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia; sceneggiatura: Elio Petri, Berto [...] identificabile, quadro espressionista abilmente coadiuvato dalle inquietanti scenografie di, ‘The Artist’: e il muto ritorna al futuro Nell’anno del 3D, il trionfo agli Oscar del film di Michel Hazanavicius segna una inattesa riscoperta del cinema prima dell’avvento [...] Ludovic Bource) Hugo Cabret ■ Migliore fotografia (Robert Richardson) ■ Migliore scenografia (, Christian Greco Il giovane faraone di Torino Dopo 17 anni passati nei Paesi Bassi perfezionando una formazione da egittologo che da un semplice Erasmus lo ha condotto [...] realizzazione: riqualificazione del percorso museale; allestimento dello Statuario, a cura di, Scaccianoce, Luigi Scenografo cinematografico, nato a Venezia il 12 luglio 1914 e morto a Roma il 18 ottobre 1981. Volevo mangiare". Giuseppe Rotunno, a.d. Arredi scenotecnici Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di [...] age of innocence (1993; L'età dell'innocenza) diretto da Martin Scorsese, Museo Le origini Macchine per la riproduzione di immagini fisse e in movimento si trovavano già esposte a partire dal tardo Rinascimento, accanto a strumenti di ottica e fisica sperimentale, nei gabinetti [...] nel 1995 a Cinecittà da Giampiero Brunetta con l'efficace consulenza scenografica di. Dante collaborerà anche con tantissimi altri registi italiani, fra cui anche Franco Zeffirelli, Ettore Scola, Dino Risi e Federico Fellini.. E’ il 1969 quando incontra Fellini, che gli chiede di collaborare ad un suo film.Tuttavia Ferretti lo prega di pazientare un po’ in quanto teme di “bruciarsi” la carriera sul nascere. Particolarmente fortunato il sodalizio con Federico Fellini durato cinque film, da Prova d'orchestra (1979) fino a La voce della luna (1990), ultima opera del maestro riminese. In questa regia, Ferretti ha riambientato la storia nella Spagna franchista degli anni '30 e le scene e i costumi, molto austeri, ricordano molto i film di registi quali Pasolini, Rossellini, Fellini, De Sica. Quando era ragazzo, a Macerata, il cinema era già la sua passione. A partire dal 2009 il Bari International Film Festival intitola a Ferretti il premio per la migliore scenografia. 20 gennaio 2018, Buon compleanno Federico! “La sala da ballo offre tutto ciò che il pubblico si aspetta, e sebbene ricordi altre famose sale da ballo di Vienna, Parigi o Londra, è unica nel suo genere”. Finiti gli studi scolastici si trasferisce a Roma , mentre si diploma presso l'Accademia delle Belle Arti, lavora in qualità di assistente scenografo a fianco dell'architetto Aldo Tomassini Barbarossa. Verso la metà degli anni ottanta, Ferretti sposta la sua attenzione all'estero; arriva così la consacrazione a livello internazionale con film dalle atmosfere affascinanti o fantastiche come Il nome della rosa, quando collabora con il regista Jean-Jacques Annaud per la versione cinematografica del romanzo omonimo di Umberto Eco, Le avventure del barone di Münchausen dell'ex-Monty Python Terry Gilliam, per il quale ottiene la prima candidatura all'Oscar.
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