Di conseguenza il regno divenne estremamente dipendente dai flussi di reddito del Nuovo Mondo i quali, però, non furono impiegati in investimenti ma in spese militari o per il mantenimento dell'apparato burocratico causando una fortissima inflazione. Filippo II di Spagna: riassunto FILIPPO II DI SPAGNA: RIASSUNTO. Gli effetti di tale educazione furono notevoli sulla personalità del principe: parlava a bassa voce, era freddo, flemmatico, dotato di un gelido autocontrollo, con un sorriso tagliente come una spada, così fece notare un suo ministro[2]. Filippo II fu il più potente monarca europeo in un'epoca di conflitti e guerre religiose, l'unico dotato di risorse tali da poter mantenere un notevole esercito professionale e anche alla luce di ciò la sua figura è divenuta un controverso argomento storico[51]. Inoltre, il Privy Council stabilì che nei documenti Filippo, pur godendo del titolo di re, avrebbe dovuto aiutare nell'amministrazione dei regni e domini di Sua Grazia (La Regina), riducendo così il rango di Filippo a quello di re consorte[40]. Pertanto, abbandonando le cautele paterne[26], irrigidì le sanzioni e impose tribunali speciali per sradicare ogni focolaio eretico ma suscitò la Rivolta che, con il coinvolgimento di Francia e Inghilterra, continuò per tutta la durata del regno di Filippo II e dei suoi successori. Carlo V aveva lasciato a Filippo un debito di circa 3 000 di ducati con un deficit annuo di un milione. Gli succedette il figlio ultimogenito, Filippo, con il nome di Filippo III. Il debito, unito alle forti spese militari e alla necessità anche in periodo di pace di provvedere alla difesa di un impero estremamente variegato (la sola Armata delle Fiandre costava 1 200 000 fiorini al mese[13]), rese la situazione finanziaria estremamente precaria, tanto che Filippo II dovette dichiarare fallimento per tre volte: nel 1557, 1575 e 1596. Anche tale accordo, tuttavia, fallì per via dell'aspirazione di Ferdinando a creare una dinastia autonoma e così nel 1555, Filippo rinunciò alla sua rivendicazione al trono imperiale[4][5]. Per tale motivo adottò un approccio estremamente rigido nei confronti dei ribelli, da lui assimilati ai turchi ottomani, riuscendo peraltro a impedire la diffusione del protestantesimo nei suoi domini in Italia e Spagna e a restaurarlo nelle Fiandre meridionali, l'odierno Belgio. Nel 1587 la condanna a morte di Maria Stuarda, regina di Scozia, fece fallire la speranza di porre sul trono d'Inghilterra un sovrano cattolico e così Filippo incominciò a convergere verso l'opzione di un'azione militare diretta. Infine, tra i suoi successi, va annoverato anche il conseguimento dell'Unione dinastica con il Regno del Portogallo a seguito dell'estinzione dei membri della Casa d'Aviz e della Crisi di successione portoghese. Filippo ricevette una buona educazione nelle arti militari da Juan de Zúñiga e da Fernando Álvarez de Toledo, Duca d'Alba, con il quale partecipò alle guerre d'Italia, presenziando all'assedio di Perpignano del 1542. Nella Battaglia di Alcântara l'esercito spagnolo disfece le milizie portoghesi di Antonio[31], che fuggì nelle Azzorre. Nel 1565 gli Ottomani inviarono una poderosa spedizione allo scopo di conquistare Malta ma il grande assedio dell'isola fallì anche per i soccorsi inviati da Filippo II agli assediati. Secondo le usanze della corte spagnola, Filippo ricevette il titolo di Principe delle Asturie e, sempre sulla scia dei costumi degli Asburgo, divenne ben presto oggetto di trattative matrimoniali con l'erede titolare del Regno di Navarra. Filippo II era sì cattolico e fedele, ma anche indipendente ed estremamente intollerante. Dopo la morte della sua prima moglie, Maria Emanuela d'Aviz, Filippo, su consiglio del padre, decise di risposarsi con la trentasettenne Maria I d'Inghilterra. Questo comportava che il bilancio dello stato dipendeva principalmente dagli introiti fiscali della Castiglia (l'unico regno su cui Filippo potesse vantare autentica sovranità fiscale[15]) e dalle colonie (ormai nel 1616 la Castiglia e le colonie coprivano da sole oltre il 65% delle spese[16]) ma, essendo la popolazione della Castiglia assai ridotta, i carichi della Flotta del Tesoro spagnola divennero essenziali per la sopravvivenza della monarchia. Infatti, Filippo II interpretò il ruolo proprio e della Spagna come quello del principale difensore dell'ortodossia cattolica nei confronti dei turchi ottomani e degli eretici protestanti. L’egemonia spagnola nell’età di Filippo II e della Controriforma . Eppure, nonostante la rigida atmosfera religiosa, durante il suo regno, fiorirono le arti e la letteratura di cui la Scuola di Salamanca ne fu il più fulgido esempio; Martín Azpilicueta, onorato a Roma da diversi papi, pubblicò il suo Manuale sive Enchiridion Confessariorum et Poenitentium (Roma, 1568), un lungo testo classico nelle scuole e nella pratica ecclesiastica. La situazione sarebbe stata meno precaria se le forti spese del regno fossero state indirizzate verso investimenti in attività produttive, ma così non fu: le spese militari appesantirono la condizione del regno e contribuirono non poco al declino del secolo seguente[17]. La situazione finanziaria dell'impero fu ulteriormente aggravata dal fatto che Filippo II non poté mai porre mano a una riforma del sistema fiscale, materia di competenza delle cortes, per via delle fortissime resistenze delle assemblee locali che si limitavano a fornire contribuzioni assai limitate. Il principe, infatti, poté studiare con docenti illustri, … I Medici celebrarono in San Lorenzo il suo funerale il 10 novembre; Donato dell'Antella soprintendeva alla cerimonia, Vincenzo Pitti scrisse il testo e Ludovico Cardi, detto Cigoli, probabilmente si occupò della scenografia. Noto anche come Filippo il Prudente, Filippo II fermò l'avanzata degli ottomani con la Battaglia di …, Storia moderna — Retraite et mort de Charles-Quint au monastère de Yuste: lettres inédites, volume 3, Monarquía e imperio: El reinado de Carlos V, Europe and England in the Sixteenth Century, A History of Money from Ancient Times to the Present Day, The subject of Elizabeth: authority, gender, and representation, The History of England – From the Accession of Edward VI. Questo, in ultima analisi, impedì la sua successione al trono imperiale[2]. Carlo V aveva governato il regno di Spagna e il Sacro Romano Impero[2]; avrebbe pertanto desiderato che suo figlio gli succedesse anche come imperatore ma incontrò l'opposizione del fratello, Ferdinando, eletto re dei Romani nel 1531. La spedizione fu, tuttavia, un completo fallimento per via di una completa inefficienza di comunicazioni: la flotta inglese vinse di misura quella spagnola presso Gravelines, il Farnese non riuscì a giungere in tempo ai porti fiamminghi per l'imbarco e il resto dell'Armada fu distrutto dalle violente tempeste che dovette affrontare nel viaggio di ritorno. Nel 1585 Elisabetta firmò, in risposta all'appoggio della Spagna alla Lega cattolica, il Trattato di Nonsuch con il quale i rifornimenti ai ribelli olandesi non solo sarebbero aumentati, con la promessa dell'invio di un contingente militare, ma divennero anche pubblici. Nel 1551, per risolvere gli screzi con il fratello Ferdinando, l'imperatore fu costretto a un compromesso: Ferdinando sarebbe divenuto imperatore, re di Germania e re d'Italia, ma dopo la sua morte, Filippo avrebbe ottenuto i titoli concedendo al figlio di Ferdinando, Massimiliano, la corona di re dei Romani e l'incarico di governatore della Germania. Filippo ii di spagna riassunto. La politica estera di Filippo II fu determinata da una combinazione di fervore cattolico e di zelo dinastico. In questo modo, l'immagine popolare del re, che sopravvive tuttora, fu creata alla vigilia della sua morte in un momento in cui, essendo la Spagna un pilastro della Controriforma, molti principi e leader religiosi europei ne erano i nemici influenzando non poco il giudizio postumo sul monarca. Riassunto su Filippo II di Spagna, figlio di Carlo V d'Asburgo: l'egemonia del Mediterraneo, la guerra contro i Turchi, la rivolta dei Paesi Bassi, la spedizione contro l'Inghilterra, le guerre di religione in Francia e i calvinisti, Storia moderna — Tuttavia, il vero punto focale della politica di Filippo II fu l'affidamento di cariche di servizio e di governo alla piccola nobiltà degli Hidalgo allo scopo di bilanciare l'eccessivo potere economico e politico del clero e dei Grandi[21]. Ciò non avvenne e quando il Cardinale-re Enrico I morì, nel 1580, si aprì la Crisi di successione portoghese. Nel 1570 i Turchi attaccarono Cipro ponendo sotto assedio le fortezze veneziane e questo spinse la lega ad agire armando una nuova potente flotta che, affidata al comando del fratellastro di Filippo, Don Giovanni d'Austria al comando della flotta della Lega Santa salpata da Messina, dopo una sosta a Cefalonia, il 7 ottobre 1571 inflisse una sonora sconfitta ai turchi nella Battaglia di Lepanto. Infatti, col tempo, Elisabetta prese ad appoggiare in modo sempre più massiccio i ribelli dei Paesi Bassi e incominciò una vera e propria guerra di corsa nelle Americhe allo scopo di saccheggiare i galeoni spagnoli. Appunto su Filippo II, il successore di Carlo V d’Asburgo, che difese la fede cattolica combattendo le eresie e che ripo... Appunto sulla vita di Filippo II d'Asburgo con riferimento al Calvinismo, alla Lega Santa, alla Battaglia di Lepanto. Si tratta quindi una politica di estremo controllo. Altro problema fu quello fiscale, infatti, la Spagna, nonostante gli immensi domini, presentava una popolazione assai scarsa mentre la riscossione delle imposte, nelle mani delle cortes locali, risultava quanto mai discontinua. Dopo la scomparsa di Enrico I fu disposta la creazione, secondo le volontà del defunto, di un consiglio di reggenza, mentre fu convocata la dieta ad Almereim per scegliere il nuovo sovrano. Infatti nel 1558 l'ammiraglio turco Piyale Pascià conquistò le Isole Baleari, infliggendo gravi danni su Minorca e riducendo la popolazione in schiavitù per poi razziare le coste spagnole. A questo punto, Filippo II fece appello al Papa e a tutte le altre potenze mediterranee per unirsi in coalizione e contenere il turco. Infine, il 16 gennaio 1556, Carlo I di Spagna (V come imperatore), nelle sue stanze private, senza alcuna cerimonia, cedette a Filippo le corone dei regni iberici, della Sicilia, della Sardegna e delle Indie di cui aveva già ottenuto il governo secondo le Instrucciones de Palamós[10]. Subito, all'annuncio delle proposte, scoppiò una dura rivolta nei territori dell'antico Regno di Granada; i due comandanti, i marchesi di Mondéjar e di los Vélez, fallirono e la rivolta degenerò in una vera e propria guerriglia, con il non irrilevante sostegno degli stati barbareschi. Il matrimonio fu celebrato il 25 luglio del 1554 nella Cattedrale di Winchester e il fatto che avvenne appena due giorni dopo il loro primo incontro fece pensare sin dall'inizio a un matrimonio dinastico.
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