Santa Sofia a Istanbul, Sante Martiri Menodora, Metrodora e Ninfodora, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Santa_Sofia_(Istanbul)&oldid=116304278, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, Errori del modulo citazione - errori nel parametro URL, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Durante l'occupazione latina di Costantinopoli (1204-1261) la chiesa divenne una cattedrale cattolica romana. Il vasto interno presenta una struttura assai complessa. Un incendio e diversi terremoti hanno fatto crollare più volte la cupola, ricostruita fino ad arrivare al giorno d’oggi. Tuttavia, le condizioni della struttura erano deteriorate. Originariamente facevano parte del monumentale ingresso principale, i blocchi sono visibili in uno scavo adiacente all'ingresso dell'edificio. Va però detto che nel 2006 è stato reso noto che il governo turco ha destinato una stanza per la preghiera aperta a chiunque, a prescindere dal culto professato. Dopo molte pressioni da parte dello stesso Erdoğan, infatti, il 10 luglio 2020 il Consiglio di Stato turco ha annullato il decreto di Atatürk del 1934, cancellando la trasformazione della moschea in museo. [27] Tuttavia, nel 2006, subito prima della visita del Papa Benedetto XVI[28], il governo turco decise di destinare una piccola stanza del complesso museale a luogo di preghiera per tutte le religioni. Ce ne ha parlato la nostra Virginia in un suo articolo. [15] Il successivo sultano, Bayezid II (1481-1512), fece costruire un altro minareto all'angolo nord-est. La prima preghiera pubblica islamica del venerdì si è svolta nell'edificio il 24 luglio successivo. Puoi revocare il tuo consenso in qualsiasi momento. Per i lineamenti dei visi di Cristo e dei santi sembra siano state utilizzate le descrizioni contenute in un libretto di Ulpius Romano: un esempio, San Gregorio è ritratto con la barba fumosa e l'occhio destro menomato da un incidente. L'impianto non differiva molto da quello di altre chiese a pianta longitudinale già esistenti, ma per la prima volta lo spazio appare dominato dalla grande cupola, che focalizza verso l'alto tutto l'ambiente architettonico. Da quel momento in poi fino ad oggi è severamente vietata qualunque forma di culto all’interno di Aya Sofya. All'interno, alcuni corridoi laterali riccamente decorati (che hanno ispirato la Basilica di San Marco a Venezia) conducono al grande vano della navata centrale, dominato dalla maestosa cupola. Oltre ai mosaici, un gran numero di decorazioni figurative vennero aggiunte nel corso della seconda metà del IX secolo: un'immagine di Cristo nella cupola centrale, alcuni santi orientali, profeti e padri della Chiesa. Più di diecimila persone vennero impiegate nel cantiere. Enrico Dandolo, doge di Venezia che comandò l'invasione della città da parte dei Crociati, fu sepolto all'interno della chiesa. Cisterna Basilica (176 m) L'interno di Santa Sofia è assolutamente sorprendente: le dimensioni della sala principale (69,7 x 74,6 m), l'illuminazione soffusa, gli enormi medaglioni decorativi e le colonne monolitiche vi lasceranno a bocca aperta. Questo effetto è dovuto anche al fatto che la parte centrale della chiesa è più ampia e maggiormente illuminata rispetto alle zone laterali, e contrasta con ambienti più scuri e con la netta divisione in più piani dello spazio che invece al centro è slanciato verso l'alto. L'interno di Santa Sofia è assolutamente sorprendente: le dimensioni della sala principale (69,7 x 74,6 m), l'illuminazione soffusa, gli enormi medaglioni decorativi e le colonne monolitiche vi lasceranno a bocca aperta. [26], Durante questo periodo l'uso del complesso come luogo di culto era severamente proibito. Questi permettono al peso della cupola di scaricarsi in basso lungo la cornice e verso i pennacchi e, infine, lungo le pareti e verso le fondazioni. Nel 1453, sotto la dominazione dell'Imperio Ottomano, venne adibita a moschea. Quello che conosciamo oggi non è la seconda versione della Basilica, bensì la terza. Anche se questa scelta architettonica permise di stabilizzare la cupola, il muro di cinta e gli archi, la costruzione pratica delle mura di Santa Sofia indebolì la struttura complessiva. Potete contattarmi scrivendo a s.aiello@inchiostrovirtuale.it. [17] In seguito la sua türbe arrivò ad ospitare altre 43 tombe di principi ottomani. Il patriarca si trasferì invece nella Chiesa dei Santi Apostoli. – venne distrutta da un incendio. Parco Gülhane (569 m). Runciman. La cupola di Santa Sofia suscita un particolare interesse fra gli storici d'arte, gli architetti e gli ingegneri per le sue caratteristiche innovative e grandiose. La vita di Santa Sofia è stata (e sarà ancora) lunga, da Costantino a Giustiniano fino ai giorni nostri, un’opera d’arte che ha attraversato, seppur non indenne, la storia. I pennacchi della galleria sono realizzati con la tecnica dell'Opus sectile e mostrano schemi, immagini di fiori e uccelli. La vicina chiesa di Santa Irene (Ἁγία Εἰρήνη in greco, dedicata cioè alla "Santa Pace") era stata completata precedentemente e servì come cattedrale fino a quando Santa Sapienza non fu terminata. Papa Benedetto XVI accompagnato da Sedat Bornovalı visita Santa Sofia, Greece angered over Turkish Deputy PM's Hagia Sophia remarks, La promessa di Erdogan: “La basilica di Santa Sofia tornerà a essere moschea”, Turkish Court Clears Way for Hagia Sophia to Be Used as a Mosque Again, Turchia: oggi la prima preghiera a Santa Sofia moschea, pendentive (architecture) - Britannica Online Encyclopedia, Alcune riflessioni sul mosaico del vestibolo sud-ovest della Santa Sofia di Costantinopoli, Sulla lunetta di un portale è anche rappresentato un mosaico con l'imperatore, Missione archeologica italiana a Santa Sofia, Sito che ricostruisce SantaSofia nel 1200, Video che mostra la virtuale ricostruzione della basilica di Santa Sofia in epoca bizantina secondo gli studi più recenti, Interno della chiesa di Santa Sofia in epoca bizantina in una probabile ricostruzione, Lo spazio della Sapienza. Divenne moschea ottomana il 29 maggio 1453 e tale rimase fino al 1931, quando fu sconsacrata. Tra le centinaia di luoghi interessanti e monumenti da vedere che offre Istanbul, ce ne sono alcuni che non puoi assolutamente perderti: ecco le nostre visite imperdibili di Istanbul! [11][12] La Basilica di Santa Sofia non fu esentata dal saccheggio, diventandone il punto focale, in quanto gli invasori credevano che vi fossero contenuti i più grandi tesori della città. Buona navigazione! "The Fall of Constantinople", p. 149. Dopo una breve tregua sotto l'imperatrice Irene (797-802), gli iconoclasti continuarono il loro tentativo di riforma. Quando, invece, la cupola fu posta in opera, a causa della malta ancora bagnata il suo peso portò le pareti sottostanti a piegarsi verso l'esterno. L'incidente fu dovuto principalmente alla portante troppo alta e al carico enorme della cupola che era troppo piatta. Così ha dichiarato Susanna Tamaro, nel giorno del suo sessantaduesimo compleanno, durante un evento a lei dedicato che si è... Inserisci la chiave di ricerca e premi invio. SPEDIZIONE RAPIDA E GRATUITA PER ORDINI SUPERIORI A 69€ Alle colonne vennero appesi otto giganteschi medaglioni circolari, opera del calligrafo Kazasker Mustafa İzzed Effendi (1801-1877). Basilica di Santa Sofia, interno. L'effetto è quello di uno spazio incommensurabile e di leggerezza della copertura, che sembra come sospesa nell'aria. Questo effetto fu reso possibile grazie all'inserimento di quaranta finestre nella cupola stessa, sopra la cornice. L'edificio venne descritto dallo storico bizantino Procopio nella sua opera "Sulle Costruzioni" (Peri Ktismatōn, in latino: De Aedificiis). Esso era riservato esclusivamente all'imperatore. G. Gerola, “Le vedute di Costantinopoli di Cristoforo Buondemonti,” SBN 3 (1931): 247–79. Uno dei Ulamā (studiosi islamici) presenti salirono poi sul pulpito della chiesa e recitarono la Shahada ("Non ci sono altri dei se non il Dio, e Maometto è il suo servo e il suo messaggero"), segnando così la conversione della chiesa in moschea.[17][18]. Questa nuova chiesa fu riconosciuta già all'epoca come la basilica più grande della cristianità. Essa è sostenuta da quattro pennacchi, una soluzione mai utilizzata prima. La Moschea Blu è la moschea più importante di Istanbul. All’interno della basilica è possibile vedere moltissimi esempi di arte bizantina. Gli architetti della chiesa furono due: Antemio di Tralles e Isidoro da Mileto. Anche in questo caso, di tale versione non abbiamo traccia. [3] Nulla di essa rimane oggi. Santa Sofia divenne la sede del patriarca di Costantinopoli e il luogo principale per le cerimonie imperiali dei reali bizantini, come le incoronazioni. [3] Poiché Eusebio fu vescovo di Costantinopoli tra il 339 e il 341 e Costantino morì nel 337, sembra possibile che la prima chiesa fosse stata eretta da quest'ultimo.[3]. Coordinate: 41°00′30.6″N 28°58′48″E / 41.0085°N 28.98°E41.0085; 28.98. Il 13 luglio 1849, alla fine del restauro, la moschea venne riaperta al culto con una cerimonia solenne. L'abside è rinforzata all'esterno da alcuni contrafforti. Al secondo piano si trova anche la tomba di Enrico Dandolo, 41º doge della Repubblica di Venezia, che morì a Costantinopoli nel 1205. Il progetto della chiesa di Santa Sofia di Costantinopoli non ha avuto antecedenti diretti e consiste in elementi comuni dall’epoca ma combinati in un modo particolare. Sulle navate laterali corrono i matronei, destinati alla corte imperiale che vi assisteva alla messa da una posizione rialzata. L'ingresso era preceduto da un doppio nartece (una sorta di doppio atrio). In fasi successive sono stati aggiunti dei mosaici figurativi, che vennero però distrutti durante la controversia iconoclasta (726-843). 95 di spessore ed eseguite, sia all’interno che L'imperatore Basilio I ordinò che la chiesa fosse riparata. Il Patriarca di Costantinopoli Giovanni Crisostomo entrò in un conflitto con l'imperatrice Elia Eudossia, moglie dell'imperatore Arcadio, e per questo fu mandato in esilio il 20 giugno 404. Basilio II fece rappresentare in mosaico su ciascuno dei quattro pennacchi un Hexapterygon (angelo con sei ali). Una pietra verde segna il punto in cui sorgeva il trono. Nel suo libro De ceremoniis ("Libro delle Cerimonie"), l'imperatore Costantino VII (913-919) diede un resoconto dettagliato delle cerimonie che si tenevano a Santa Sofia con l'imperatore e il patriarca. Costruita nel 350 d.C. (o quanto meno iniziata) e fortemente voluta da Costantino, la Basilica ha subito molti cambiamenti nel corso del tempo. Sotto gli ordini di Giustiniano, otto colonne corinzie vennero prelevate da Baalbek in Libano e spedite a Costantinopoli per la costruzione della chiesa.[36]. Un nuovo terremoto arrecò danni alla struttura che dovette essere chiusa fino al 1354, quando terminarono le riparazioni effettuate dagli architetti Astras e Peralta. Incendiata durante la rivolta di Nika, scoppiata nel 532 contro l'imperatore Giustiniano, la chiesa bruciò quasi completamente. Il suo nome in lingua turca è Sultanahmet Camii, ovvero Moschea del Sultano Ahmed e venne inaugurata nel 1617 durante il mandato di Mustafa I. Nel 1935, Atatürk trasformò il tempio in un museo, fino ad oggi, nel 2020, quando è tornata ad essere una moschea. All’epoca fu definita come la più grande Basilica della cristianità. La cupola di Santa Sofia suscita un particolare interesse fra gli storici d'arte, gli architetti e gli ingegneri per le sue caratteristiche innovative e grandiose. È solo nel 1935 che il primo presidente turco, Mustafa Kemal Atartük, la trasformò in un museo. La galleria superiore è disposta a ferro di cavallo e segue la navata centrale fino all'abside. La Basilica venne nuovamente distrutta da un incendio e ciò che ne restava erano blocchi di marmo scoperto nel 1935. Paolo Silenziario, invece, compose un poemetto, o ecphrasis, richiamando soluzioni letterarie tipiche dell'epoca giustinianea. Il 1º febbraio 1935 divenne un museo. Se ve lo siete persi, lo trovate qui. Verso sud della galleria superiore si trova anche la Porta di marmo. Di questi, si possono ancora vedere gli arcangeli Gabriele e Michele. Nel marzo 2019 il presidente Erdoğan dichiarò che avrebbe cambiato lo status di Hagia Sophia da museo a luogo di culto musulmano[32], aggiungendo che era stato un "errore molto grande" trasformarla in un museo. I mosaici all'interno della chiesa vennero, comunque, completati solo sotto il regno dell'imperatore Giustino II (565-578). Fu utilizzata dai partecipanti a sinodi che entravano e uscivano dalla camera dell'incontro. Il 23 febbraio 532, pochi giorni dopo la distruzione della seconda basilica, l'imperatore Giustiniano I decise di costruire una nuova basilica completamente diversa, più grande e più maestosa rispetto a quelle dei suoi predecessori. Purtroppo, con la recente riconversione in moschea, le immagini sono proibite nel tempio. Ciò che è certo è che Santa Sofia è una delle mete più visitate al mondo, unendosi ai moltissimi monumenti da visitare nella città di Istanbul. Da qui l'imperatrice e la sua corte potevano seguire la cerimonia che si svolgeva in basso. La prima chiesa era conosciuta come la Μεγάλη Ἐκκλησία (Megálē ekklēsía, "Grande Chiesa",[2] a causa delle sue dimensioni più grandi rispetto alle altre chiese contemporanee già presenti in città). Nasce dall'incontro di più interessi: l'architettura, oggetto degli studi e della professione di Sonia, la passione per i viaggi e le vacanze, che accomuna sia Sonia che Francesco, l'interesse per la comunicazione, che per Francesco è diventato una professione. La Porta Imperiale era l'ingresso principale tra l'interno e l'esterno del nartece. La Basilica di Santa Sofia non è dedicata a una santa ma piuttosto alla Sophia, la Sapienza. Al centro della galleria superiore si trova la Loggia dell'Imperatrice. Originarie del periodo ellenistico, sono scolpite su blocchi di marmo.[17]. Lo stesso presidente Erdoğan ha dichiarato, nel 2019, che la trasformerà nuovamente da museo a moschea. [10] Il sultano promise ai suoi soldati tre giorni di libero saccheggio se la città fosse caduta, dopo di che avrebbe rivendicato le ricchezze per sé. Tuttavia, i restauri effettuati tra il 1847 e il 1849 hanno gettato alcuni dubbi sull'autenticità della tomba del doge. Il loro utilizzo permette una transizione elegante dalla forma quadrata della base dei piloni a quella emisferica della cupola. Nel corso della sua storia la Basilica ha subito diversi restauri: il più importante avvenne nel 1847, voluto dal sultano Abdul Mejid. Vediamone alcuni! [17], In seguito furono aggiunte la galleria del sultano, un minbar decorato con marmi, una pedana per il sermone e una loggia per il muezzin. L’anno scorso si è parlato molto della Turchia e non per le sue meraviglie artistiche, ma per l’omicidio di Jamal Khashoggi. Vista dell'interno di Santa Sofia, si notino gli elementi islamici ai lati della cupola. Nel 440, Socrate Scolastico sostenne che la chiesa fosse stata costruita da Costanzo II. Nel 415 Teodosio II volle fortemente la ricostruzione della Chiesa. [30] Dal 2013, dai minareti dell'edificio, il muezzin canta l'invito alla preghiera due volte al giorno, nel pomeriggio.[31]. Baldovino I di Costantinopoli fu incoronato imperatore il 16 maggio 1204 a Santa Sofia. [14] Durante l'assedio venivano spesso celebrate liturgie e preghiere dentro la basilica, che era diventata il rifugio per molti di coloro che non erano in grado di contribuire alla difesa della città. [35], La basilica voluta da Giustiniano è al tempo stesso la realizzazione architettonica culmine della tarda antichità e il primo capolavoro dell'architettura bizantina. L'imperatore fece venire il materiale da tutto l'impero: colonne ellenistiche dal tempio di Artemide di Efeso, grandi pietre dalle cave di porfido egiziane, marmo verde dalla Tessaglia, pietra nera dalla regione del Bosforo e pietra gialla dalla Siria. Le varie riparazioni effettuate nel corso del tempo hanno reso la cupola leggermente ellittica, con un diametro che varia tra i 31,24 m e i 30,86 m. La basilica ha una pianta che fonde armoniosamente il rettangolo entro il quadrato (69,7 x 74,6 m), con tre navate, arcate divisorie in doppio ordine, ed un'unica abside opposta all'ingresso, che all'esterno si presenta poligonale. I tappeti vennero rimossi e le decorazioni del pavimento di marmo riapparvero per la prima volta dopo secoli, mentre l'intonaco bianco che copriva molti dei mosaici fu rimosso. [42] Nel 2009 uno di loro è stato riportato allo stato originale. Nel 1453 il Sultano Maometto II assediò Costantinopoli, distruggendo molti edifici Sacri e imperiali, guidato dalla sua ossessione di consegnare la città al mondo orientale. Diversi blocchi di marmo appartenenti all'edificio sono stati scoperti nel 1935 sotto il cortile occidentale da A.M. Schneider; tra questi quello raffigurante 12 agnelli, i quali rappresentano metaforicamente i 12 Apostoli. I mosaici bizantini superstiti vennero scoperti e ricoperti con uno strato d'intonaco, ed i vecchi lampadari vennero sostituiti da nuovi, del tipo a goccia. La cupola principale crollò completamente durante un terremoto successivo, avvenuto il 7 maggio 558,[6] distruggendo l'ambone, l'altare e il ciborio. Purtroppo, con la recente riconversione in moschea, le immagini sono proibite nel tempio. Durante il regno di Selim II (1566-1577) l'edificio iniziò a mostrare segni di cedimento e si dovette provvedere a rinforzarlo con l'aggiunta di supporti strutturali al suo esterno ad opera del grande architetto ottomano Mimar Sinan. La chiesa – ahimè! I mosaici meglio conservati si trovano nella parte meridionale. Vi erano anche un paio di decorazioni figurative, come ci è stato riportato dall'elogio di Paolo Silenziario. [7] L'imperatore ordinò un immediato ripristino. Santa Sofia, cattedrale dell’Assunzione di Mosca Nel suo poema “Il matrimonio del Cielo e dell’Inferno”, William Blake scrisse: “ Gli antichi Poeti animarono tutti gli oggetti sensibili con Geni o Divinità, dando loro dei nomi e decorandoli con le proprietà dei boschi e dei … Il carattere unico del progetto di Santa Sofia rende questa struttura uno dei monumenti più avanzati e ambiziosi realizzati nella tarda antichità. Entrambe le chiese svolsero poi il ruolo di chiese principali dell'Impero bizantino. Diversi mosaici sono presenti in questa galleria, in uno spazio tradizionalmente riservato all'imperatrice e la sua corte. I due fratelli consolidarono la cupola e le volte, raddrizzarono le colonne e rinnovarono la decorazione degli esterni e degli interni dell'edificio. Cachi: valori nutrizionali, consigli e ricette – Inchiostro Virtuale, Castagne: valori nutrizionali, consigli e ricette, Il Samhain e le streghe: le origini di Halloween – Inchiostro Virtuale, Erbario delle streghe: per ogni erba un uso, Museo 2.0: influencer, TikTok e videoclip, Competizioni sportive al tempo del Covid-19. L'apparato decorativo originale è conservato solo in parte, ma continua tuttavia a rappresentare una profonda testimonianza dell'arte bizantina. Una seconda chiesa fu costruita per volere di Teodosio II, il quale la inaugurò il 10 ottobre 415. [37] Il peso della cupola si scarica, attraverso i pennacchi, su quattro massicci pilastri posti agli angoli. Raramente mi interesso ad un solo argomento, mi piace scoprire nuove cose e mi piace confrontare le mie idee con quelle degli altri, cosa che spero accadrà con i miei articoli. Dopo la riconquista della città da parte dei Bizantini nel 1261, la chiesa si trovava in uno stato fatiscente. La pianta ha probabilmente ricalcato quella della basilica costantiniana. Lo storico bizantino Niceta Coniata descrisse come furono rubate dalla chiesa molte reliquie, tra cui una pietra della tomba di Gesù, il latte della Vergine Maria, il sudario di Gesù e le ossa di alcuni santi, portate verso le chiese dell'ovest. La basilica, dotata ancora di un tetto in legno, fu progettata dall'architetto Rufino. La chiesa di Santa Sofia a Benevento LICEO SCIENTIFICO “G.Rummo” BENEVENTO prof. Nicola Mucci 4 Tutte le murature perimetrali sono di cm. L'esterno, rivestito di stucco, durante il restauro avvenuto nel XIX secolo sotto la direzione degli architetti Fossati fu colorato di giallo e rosso. [34], La basilica di Santa Sofia è uno dei più grandi esempi superstiti di architettura bizantina. Gli ottomani dotarono la chiesa di quattro minareti, una scuola teologica e una mensa pubblico. La chiesa ricostruita da Giustiniano I è la versione attuale della Basilica ed è completamente diversa dalle versioni precedenti. Fu edificata da Giustiniano, tra il 532 e 537, ed è un meraviglioso esempio d'arte bizantina. Inoltre, vi raccomandiamo di non perdervi la vista della Moschea Blu dalle finestre del secondo piano. Intorno al 1481 un piccolo minareto venne eretto all'angolo sud-ovest dell'edificio, sopra la torre delle scale. [13] Poco dopo il crollo delle difese della città, molti saccheggiatori si diressero verso Santa Sofia e abbatterono le sue porte. Si articola infatti in un grande spazio quadrato coperto da una cupola e fiancheggiato da navate laterali. Gli interni sono arricchiti con mosaici a fondo d'oro, di grande valore artistico, marmi pregiati e stucchi. Situata nel punto più alto di Istanbul, Santa Sofia è l'emblema della città: con i suoi quattro minareti e la sua imponente cupola (con un diametro che supera i 30 metri), rappresenta l'immagine più caratteristica della metropoli turca. Procopio di Cesarea, nel suo trattato De aedificiis, ci ha tramandato una descrizione risalente al periodo di Giustiniano I: egli notò come la luce, filtrata dalle finestre disposte a diversi livelli, ma soprattutto dalle aperture che coronano la base della cupola, sembrasse come generata all'interno della basilica stessa, e riverberandosi sui mosaici dorati e sui preziosi paramenti murari, annullasse irrealmente la consistenza e il peso delle strutture. Essa è sostenuta da quattro pennacchi, una soluzione mai utilizzata prima. Al momento della presa di Costantinopoli, durante la Quarta Crociata, la chiesa fu saccheggiata e profanata dai cristiani latini. Date le lunghe code che si formano all'ingresso della basilica, vi consigliamo di arrivare a Santa Sofia al mattino presto. [42] Due di essi scomparvero e vennero riprodotti in affresco durante il restauro di Gaspare Fossati, che fece ricoprire il loro viso con un alone d'oro. [8], conferendo all'edificio la sua altezza interna attuale di 55,6 metri. Il poeta bizantino Paolo Silenziario compose un lungo poema epico, noto come Ekphrasis, per la riconsacrazione della basilica, cerimonia presieduta dal Patriarca Eutichio il 23 dicembre 562. Le colonne più grandi sono di granito. Santa Sofia, Istanbul – descrizione. Originariamente, sotto il regno di Giustiniano, le decorazioni interne consistevano in disegni astratti su lastre di marmo poste sulle pareti e sulle volte con mosaici curvilinei. Il restauro più famoso di Aya Sofya fu però quello ordinato dal sultano Abdul Mejid I e completato da 800 lavoratori tra il 1847 e il 1849 sotto la direzione dell'architetto ticinese Gaspare Fossati, assistito dal fratello Giuseppe Fossati, ingegnere. Vi sono anche raffigurazioni di personaggi storici connessi con la basilica, come il patriarca Ignazio I e alcune scene tratte dal Vangelo. [24] Oltre a rafforzare la struttura storica bizantina, Sinan costruì i due grandi minareti supplementari all'estremità occidentale del palazzo e il mausoleo del sultano. La Basilica di Santa Sofia è certamente uno dei monumenti più importanti di Istanbul e del mondo intero. Inoltre, la stabilità della cupola fu aumentata da Isidoro il Giovane grazie all'introduzione di costoloni longitudinali che innervano la struttura passando fra le finestre. [9] I principali lavori riguardarono l'arco occidentale e una parte della cupola. L'utilizzo dei pennacchi non è soltanto una scelta di carattere estetico, ma permette anche di frenare le forze laterali della cupola e di scaricare il peso di essa verso il basso.[38][39]. Essi riportano i nomi di Allah, del profeta Maometto, dei primi quattro califfi (Abū Bakr, Umar, Uthman e Ali) e dei due nipoti di Maometto: Hassan e Hussein. Dopo un nuovo grande terremoto avvenuto il 25 ottobre 989, che rovinò la grande cupola, l'imperatore bizantino Basilio II chiese all'architetto armeno Trdat, creatore delle grandi chiese di Ani e Argina, di ripararla. [13][14] Quando il sultano Maometto II e il suo seguito entrarono nella chiesa, egli insistette affinché fosse subito convertita in moschea. Come architetti scelse Isidoro di Mileto e il fisico e matematico Antemio di Tralle, Antemio, tuttavia, morì nel primo anno dei lavori. L'edificio è famoso per l'effetto mistico della luce che si riflette in tutto l'interno della navata, con la cupola che dà l'apparenza di librarsi al di sopra di quest'ultima. ISTANBUL - Santa Sofia - interno - Questo sito è ideato e curato da Sonia Piazzini e Francesco Pinzani. santa sofia istanbul interno | CANAPA SMOKING. Nel 1935, il primo presidente turco e fondatore della Repubblica di Turchia, Mustafa Kemal Atatürk, trasformò l'edificio in un museo. Esse furono collocate su entrambi i lati del miḥrāb. La prima fase del lavoro, realizzata con la partecipazione del Ministero della Cultura turco, fu la stabilizzazione strutturale e la riparazione del tetto rotto. Tra il 1204 e il 1261, Santa Sofia fu sede papale. A quel tempo, tutte le immagini religiose e le statue furono rimosse dalla Basilica di Santa Sofia. [1] Il successivo 24 luglio si è quindi svolta, in presenza del presidente turco Erdoğan, la prima preghiera pubblica islamica. Quando la città cadde e il Sultano mise piede nella chiesa ordinò che divenisse immediatamente una moschea, prendendo il nome turco di Aya Sofya. Raggiungono un'altezza di circa 19 o 20 metri con un diametro di 1,5 metri; la più grande pesa oltre 70 tonnellate. [5] Le teorie di Erone di Alessandria potrebbero essere state la base su cui si sono svolti i calcoli necessari per affrontare le sfide presentate dalla realizzazione di una cupola di tali dimensioni. [41]Il numero di tesori, reliquie e icone crebbe progressivamente in ricchezza, permettendo la realizzazione di una sorprendente collezione, sino alla dispersione in seguito al saccheggio durante la quarta crociata. Alla prossima! La descrizione della chiesa si districa attraverso alcune tappe che l'autore rende obbligatorie e stimola il lettore ad immergersi in toto nell'immaginazione di ciò che fu il tempio all'epoca di Giustiniano, iniziando il viaggio dalla parte esterna fino a raggiungere le zone più intime della chiesa, soffermandosi in una descrizione dettagliata di ogni particolare decorativo o architettonico, come, ad esempio, l'elencazione delle varietà di marmo presenti oppure alle particolari forme di lampadari o polycandelon. [15][16]Questi cittadini indifesi, che erano nella chiesa, vennero usati come bottino fra gli invasori diventando schiavi e le donne a volte usate per appagamenti sessuali. La navata centrale è sormontata da una cupola centrale alta 55,6 metri dal livello del pavimento, traforata da 40 finestre ad arco, in seguito parzialmente murate per aumentare la stabilità dell'edificio, che inondano di luce l'interno dell'edificio a qualsiasi ora e sostenuta da quattro pennacchi triangolari concavi servono per la transizione della struttura circolare della cornice a quella rettangolare della navata. Affidò i lavori a Isidoro il Giovane, nipote di Isidoro di Mileto, che utilizzò materiali più leggeri ed elevò la cupola di altri 6,25 metri. La seconda fase, la conservazione degli interni della cupola, offrì l'opportunità di impiegare e addestrare giovani restauratori turchi nella cura dei mosaici. La Basilica di Santa Sofia è certamente uno dei monumenti più importanti di Istanbul e del mondo intero. Il tempio stesso era così riccamente e artisticamente decorato, che Giustiniano, una volta completati i lavori, esclamò: "Salomone, ti ho superato!" Terremoti accaduti nel mese di agosto 553 e il 14 dicembre 557 causarono fessurazioni nella cupola centrale e nella semicupola orientale. La basilica di Santa Sofia (in turco: Ayasofya; in greco antico: Ἁγία Σοφία, Hagía Sofía; in greco moderno: Αγία Σοφία, Agía Sofía, [aˈʝia soˈfia];, in latino: Sancta Sophia o Sancta Sapientia), ufficialmente nota come Grande Moschea Benedetta della Grande Hagia Sophia (in turco: Ayasofya-yı Kebir Mübarek Cami-i Kebir), è uno dei principali monumenti di Istanbul. La chiesa di Santa Sofia di Costantinopoli non fu neanche imitata successivamente, anche se dobbiam… Questi fattori provocarono la deformazione dei piloni che sostenevano la cupola. [3] La chiesa fu dedicata al Logos, Gesù Cristo il Salvatore[4], nel giorno della Sua Natività[4]. Nelle zone verso l'abside e verso l'ingresso due semicupole digradano da quella principale e poggiano su esedre a colonne. La sua influenza, sia architettonica che liturgica, si diffuse nella chiesa ortodossa orientale, in quella cattolica romana e nel mondo musulmano. Durante il rinnovamento dell'interno, venne aggiunta ai muri della basilica di Santa Sofia anche l'iconica calligrafia islamica. Nota come Hagia Sophia, è conosciuta anche come Grande Chiesa per via delle sue notevoli dimensioni, specialmente al tempo della costruzione, e si affiancò alla chiesa di Santa Irene (Santa Pace) divenendo entrambe, in seguito, un simbolo dell’impero Bizantino.
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