Nel luglio 2011 la procura distrettuale di Roma ha arrestato alcuni componenti della famiglia romana De Tomasi, accusati di reati tra i quali usura e riciclaggio di denaro; secondo gli inquirenti, Giuseppe De Tomasi, noto come Sergione, affiliato alla Banda della Magliana, è la stessa persona che nel 1983 telefonò alla famiglia Orlandi identificandosi con il nome "Mario", mentre il figlio, Carlo Alberto De Tomasi, è l'autore della telefonata a Chi l'ha visto? Il 19 novembre 2009 Sabrina Minardi, interrogata presso la Procura di Roma dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal pubblico ministero Simona Maisto, sembrerebbe aver riconosciuto l'identità di "Mario", ossia l'uomo che nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa di Emanuela Orlandi telefonò ripetutamente alla famiglia. Si scoprì così che "l'illustre" defunto altri non era che un boss della Banda della Magliana, Enrico De Pedis. [54], Nel settembre 2017 il giornalista Emiliano Fittipaldi, autore di altri due libri riguardanti il Vaticano, pubblica "Gli impostori. La giovane dichiarò che lei ed Emanuela si erano scambiate i numeri di telefono lo stesso giorno della scomparsa, per tenersi in contatto in vista della preparazione di un concerto, aggiungendo che Emanuela aveva trascritto il suo numero su un foglio che aveva riposto nella tasca dei jeans che indossava[2]. Gli intellettuali spiati dai gendarmi: 1945-1980, Longanesi, Milano, 2012 ISBN 978-88-304-3268-0 (Premio Gen.Div. L'ex magistrato Ferdinando Imposimato fu il legale di Ali Ağca e, successivamente, divenne l'avvocato difensore di Maria Pezzano in Orlandi, fino al 2015. A maggio era entrato in possesso di un report datato 28 marzo 1998 spedito per conoscenza dall'allora capo dell'APSA (l'ente che amministra il patrimonio della Santa Sede) cardinale Lorenzo Antonetti (morto tre anni prima) agli arcivescovi Giovanni Battista Re (allora sostituto per gli Affari generali della segreteria di Stato) e Jean-Louis Tauran (addetto ai Rapporti con gli Stati) dal titolo "Resoconto sommario delle spese sostenute dallo stato Città del Vaticano per le attività relative alla cittadina Emanuela Orlandi" e di cui al primo capoverso si legge: "La prefettura dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica ha ricevuto mandato di redigere un documento di sintesi delle prestazioni economiche resosi necessarie a sostenere le attività svolte a seguito dell'allontanamento domiciliare e delle fasi successive allo stesso della cittadina Emanuela Orlandi." Rimasta sola in auto con la ragazza, la donna notò che questa «piangeva e rideva insieme» e «sembrava drogata». La linea fu installata il 18 luglio. Il bar si rivelò appartenere alla famiglia di S. D. V., amica di Mirella Gregori, scomparsa a Roma il 7 maggio 1983 in circostanze misteriose e il cui rapimento venne collegato a quello dell'Orlandi. Il poliziotto dichiarò di aver scorto nelle mani dell'uomo un involucro solido, forse un tascapane[6]. Sergione, come raccontato dal pentito Abbatino, era amico di Franco Nicolini e dei Proietti, i pesciaroli che uccisero Franco Giuseppucci, e fu graziato da De Pedis per poi organizzargli il rinfresco di nozze il 25 giugno 1988 al Jackie O' di via Boncompagni e presenziare al suo funerale nella basilica di San Lorenzo in Lucina. Tantomeno se fosse stata una organizzazione come quella del cosi detto Amerikano che non ha mai fornito nessuna prova - fornendo paradossalmente la prova che lui l'ostaggio non lo aveva mai avuto. Tieni conto che lei tornava sempre a casa alle 23;30 e quindi mi pare inconcialibile con la frequentazione in una discoteca. [34], Le dichiarazioni della Minardi, benché siano state riconosciute dagli inquirenti come parzialmente incoerenti (anche a causa dell'uso di droga da parte della donna in passato) hanno acquistato maggior credibilità nell'agosto 2008, a seguito del ritrovamento nel parcheggio di Villa Borghese, a Roma, ad opera del giornalista Antonio Parisi, della BMW che la stessa Minardi ha raccontato di aver utilizzato per il trasporto di Emanuela Orlandi e che risulta appartenuta prima a Flavio Carboni, imprenditore indagato e poi assolto nel processo sulla morte di Roberto Calvi, e successivamente a uno dei componenti della Banda. Un medico e un parroco di Nonantola diventeranno così i primi italiani annoverati fra i “Giusti tra le nazioni”. 10 Aprile 2017 Marcinkus, morto da tempo e impossibilitato a difendersi».[36]. Join Facebook to connect with Mirella Di Lorenzo and others you may know. Io ritengo che ci sia un grande collegamento tra le due ragazze e solo partendo da Mirella è possibile arrivare ad Emanuela. Questa è l'ipotesi che, in un'intervista rilasciata il 22 maggio 2012 a La Stampa[51], è stata avanzata dal religioso, definito dal quotidiano "capo mondiale degli esorcisti"; la notizia è pubblicata anche nel suo libro L'ultimo esorcista. Il 28 giugno fu la volta di un tale "Mario" sedicente titolare di un bar nel centro di Roma, nei pressi di Piazza dell'Orologio (assai vicina al Ponte Vittorio, lungo il tragitto che Emanuela percorreva abitualmente per recarsi alla scuola di musica) il quale, con un forte accento romano, disse di avere 35 anni. Raffaella dichiarò che Emanuela l'avrebbe accompagnata alla fermata dell'autobus, lasciandola alle 19:30 per salire sul mezzo pubblico; l'amica riferì poi di aver visto dal finestrino che Emanuela parlava con una donna[2] dai capelli ricci,[6] che non fu mai identificata, anche se alcuni suggerirono che si trattasse con ogni probabilità di qualche altra allieva della scuola di musica.[7]. [47], Il 14 maggio 2012 finalmente è stata aperta la tomba di De Pedis ma al suo interno era presente unicamente la salma del defunto che, per espresso desiderio dei familiari, è stata cremata. Gli inquirenti appurarono che tra gli amici di Emanuela vi era in effetti un ragazzo di nome Pierluigi, che però al momento della scomparsa si trovava in villeggiatura altrove. [21] Tuttavia la Minardi si è sempre riferita alla governante "Teresina", che effettivamente lavorava nell'appartamento in quel periodo, anche se non aveva la patente. Rio: un romanzo di formazione mystery, Rebel Love di Erin Watt: torna l’autrice dei Royal con una nuova storia, Giuseppe Borsalino di Rossana Balduzzi Gastini: un uomo sotto il cappello. Secondo l'ex Lupo grigio, la ragazza «ora vive reclusa in una mega villa in Francia o in Svizzera. https://it.wikipedia.org/wiki/Sparizione_di_Emanuela_Orlandi In quel bunker si nascondeva Renatino", «Sequestro Orlandi, ecco l'auto». [4] Attorno alle 19:30, prima Maria Grazia e poi Raffaella salirono su due autobus diversi dirette a casa, mentre, a detta di Raffaella, Emanuela non salì a sua volta sul mezzo pubblico, perché troppo affollato, e disse che avrebbe atteso quello successivo. Il 5 luglio giunse una chiamata alla sala stampa vaticana. I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie. Il vigile, interrogato dalle forze dell'ordine una volta cominciate le indagini per la scomparsa, riferì che la ragazza era in compagnia di un uomo alto circa 1,75 m, di età tra i trentacinque e i quarant'anni, snello, vestito elegantemente con il viso lungo, stempiato, che portava con sé una valigetta o una borsa e che sarebbe giunto alla guida di una BMW Touring verde[6][7][11]. La storia segreta dei prigionieri illustri di Hitler in Italia (2015). La rivelazione arriva durante la diretta tv, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Sparizione_di_Emanuela_Orlandi&oldid=116702284, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, Voci con modulo citazione e parametro pagina, Voci biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. [1], Emanuela Orlandi - nata a Roma[3] il 14 gennaio 1968 - all'epoca della scomparsa aveva 15 anni e abitava in Vaticano assieme ai genitori e a quattro fratelli: lei era la penultima dei cinque. So dei rapporti di Renatino [De Pedis, ndr] con monsignor Casaroli. [29] La redazione del programma è stata minacciata a luglio anche da un'altra telefonata anonima [38] da parte di un certo "biondino". 1936-1943 (Einaudi) di Giaime Pintor e ha partecipato ai volumi collettivi Donne del Risorgimento e Donne nella Grande Guerra (entrambi per Il Mulino). In un bar? Mirella Gregori (nata il 7 ottobre 1967) scompare a Roma il 7 maggio 1983, quaranta giorni prima della misteriosa scomparsa della coetanea Emanuela Orlandi. Tornerà a casa». I misteri della chiesa di Sant'Apollinare e il caso Orlandi, Segreto Criminale. Tra i suoi libri: Carlo Dossi e il racconto (Bulzoni), Storie di spie. Soldi finiti nelle casse dello IOR e mai restituiti. Domenica 3 luglio 1983 il Papa di allora, Giovanni Paolo II, durante l'Angelus, rivolse un appello[14] ai responsabili della scomparsa di Emanuela Orlandi, ufficializzando per la prima volta l'ipotesi del sequestro.[15]. L'8 luglio 1983 un uomo con inflessione mediorientale telefonò a una compagna di conservatorio di Emanuela, dicendo che la ragazza era nelle loro mani, che avevano 20 giorni di tempo per fare lo scambio con Ali Ağca, e chiedendo una linea telefonica diretta con il Cardinale Segretario di Stato Agostino Casaroli. [2] Questo fu l'ultimo contatto che Emanuela ebbe con la famiglia. Bambini in fuga non è solo la vicenda delle prede ma anche quella dei cacciatori: all’inseguimento degli orfani vi sono Adolf Eichmann, Hitler e pure il Gran Muftī, Amīn al-Husaynī, che dopo aver lasciato Gerusalemme è approdato a Berlino. Nel giugno 2017 la famiglia Orlandi aveva già presentato un'istanza di processo agli atti per poter visionare "un dossier custodito in Vaticano" (Pietro Orlandi era venuto a conoscenza della sua esistenza già a febbraio/marzo secondo il loro avvocato Laura Sgrò). La denuncia fu formalizzata la mattina seguente (23 giugno) presso l'Ispettorato Generale di P.S. trasmise la versione integrale della telefonata anonima [37] del luglio 2005, lasciata inedita fino ad allora. Chi frequentava Mirella Gregori? Ciao Goblin, penso che su questo ci troviamo d'accordo, ma non darei tanto retta a quello che ha detto la Cenciarelli, visto che non è sembrata documentatissima sulla vicenda. "Pierluigi" riferì anche che "Barbara", all'invito di suonare il flauto, si sarebbe rifiutata perché per farlo avrebbe dovuto usare gli occhiali da vista, che non le piacevano e aveva aggiunto che avrebbe preferito un modello della Ray-Ban come quello che la presunta fidanzata di "Pierluigi" indossava. Il piccolo Nicitra fu però ucciso il 21 giugno 1993, ben dieci anni dopo l'epoca alla quale la Minardi fa risalire l'episodio, e tre anni dopo la morte dello stesso De Pedis, avvenuta all'inizio del 1990. I rapporti tra Vaticano e banda della Magliana risalgono a quegli anni lì [almeno al 1976, ndr]. [27] Le dichiarazioni di Mancini sembrano confermate anche da Maurizio Abbatino, altro pentito e grande accusatore della Banda che, nel dicembre del 2009, rivelerà al procuratore aggiunto titolare dell'inchiesta sulla Magliana alcune confidenze raccolte fra i loro membri sul coinvolgimento di De Pedis e dei suoi uomini nel sequestro e nell'uccisione di Emanuela nell'ambito di rapporti intrattenuti da lui con alcuni esponenti del Vaticano.[28]. Perquisizione a un ex della Magliana, "La Orlandi? La Mobili ha negato di conoscere la Minardi o di avere avuto un ruolo nel rapimento, poiché in quegli anni si trovava, così come il marito, in prigione. [22][23], Secondo alcuni giornali e pubblicazioni, l'identikit de "l'Amerikano", stilato dall'allora vicecapo del SISDE Vincenzo Parisi in una nota rimasta riservata fino al 1995, corrisponderebbe a monsignor Paul Marcinkus, che all'epoca era presidente dello IOR, la "banca" vaticana: gli specialisti del SISDE, analizzando i messaggi e le telefonate pervenute alla famiglia, per un totale di 34 comunicazioni, ne ritennero affidabili e legati a chi aveva effettuato il sequestro 16, che riguardavano una persona con una conoscenza approfondita della lingua latina, migliore di quella italiana (ritenendo possibile che fosse stata appresa successivamente al latino), probabilmente di cultura anglosassone e con un elevato livello culturale e una conoscenza del mondo ecclesiastico e del Vaticano, oltre alla conoscenza approfondita di diverse zone di Roma (dove probabilmente aveva abitato).[24]. Storia di Gianna e Neri, eroi scomodi della Resistenza, Longanesi, Milano, 2014, ristampato in Tea nel febbraio 2017 Se si venisse a conoscenza del filo che collega Mirella con Emanuela FORSE si sbroglierebbe tutto il mistero. Leave a comment. Giuseppucci lo conosceva. Ha pianto davanti agli uffici dell'HBO. Un anno dopo, la registrazione del colloquio venne pubblicata dalla trasmissione Chi l'ha visto? Allora si è scavato più approfonditamente, ma sono state trovate solo nicchie con resti di ossa risalenti al periodo napoleonico; non verranno trovate però tracce del Dna di Emanuela e Mirella. La "pista turca" dei Lupi grigi, tuttavia, è stata sconfessata dall'ex ufficiale della Stasi Günter Bohnsack, il quale ha dichiarato che i servizi segreti della Germania Est sfruttarono il caso di Emanuela Orlandi scrivendo finte lettere a Roma per consolidare la tesi che metteva in relazione Ağca con i Lupi grigi, al fine di scagionare la Bulgaria dalle accuse durante le indagini per l'attentato a papa Giovanni Paolo II[17]. "Vaticano" dalla sorella Natalina. Amedeo e Elvira De Cia Palermo Dei Principi Di Santa Margherita, finalista al Premio Acqui Storia) Un amore partigiano. Lupacchini scrive che Emanuela frequentava una discoteca il Ciak che era luogo di ritrovo della Banda della Magliana (testaccini). Di Casaroli si sapeva. Una fonte anonima, già nel 2005, avrebbe fatto confidenze di tenore sostanzialmente analogo, ovvero che Emanuela sarebbe deceduta, forse accidentalmente, in seguito a un "incontro conviviale" tenutosi nei pressi del Gianicolo, situato al capolinea dell'autobus che la ragazza avrebbe dovuto prendere per tornare a casa, nella residenza di un alto prelato o comunque di una persona vicina agli ambienti vaticani, e che il suo cadavere sarebbe stato probabilmente occultato nelle vicinanze[2][5]. La famiglia, considerando quest'ipotesi impossibile, perse a questo punto fiducia nelle telefonate di "Mario" e "Pierluigi". 1938-1948 (Corbaccio, 2005), I profeti disarmati. Queste chiamate apparvero attendibili ai familiari, poiché in effetti Emanuela era astigmatica, si vergognava di portare gli occhiali e suonava il flauto. Sempre nel 2006 la Notariale raccolse un'intervista di Sabrina Minardi, ex moglie del calciatore della Lazio Bruno Giordano, che tra la primavera del 1982 e il novembre del 1984 ebbe una relazione con De Pedis. Secondo Padre Gabriele Amorth, la giovane Emanuela Orlandi sarebbe stata drogata e poi uccisa in un'orgia di pedofili tenutasi in Vaticano. This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Oggi le indagini se dirette con più attenzione a una pista sessuale e non terroristica porterebbero alla luce i veri responsabili. Si, ma mi pare strano che una persona come Emanuela potesse frequentare la discoteca, peraltro quella a Testaccio che non era nota come non un ottimo ambiente. Monsignor Angelo Becciu (sostituto per gli Affari generali della segreteria) ne negava però l'esistenza mentre il cardinale Re assicurava che " la segreteria di Stato (di cui nel 1997 era sostituto) non aveva proprio niente da nascondere" e al telefono con Fittipaldi troncava la conversazione. Mirella Di Lorenzo is on Facebook. Ha curato Doppio diario. Quattro giorni dopo, il 18 maggio, é stato indagato don Pietro Vergari per concorso in sequestro di persona. Mirella Gregori (nata il 7 ottobre 1967) scompare a Roma il 7 maggio 1983, quaranta giorni prima della misteriosa scomparsa della coetanea Emanuela Orlandi. [55], Nell’ottobre 2018, il Vaticano aveva dato il via libera all’analisi del Dna su alcune ossa ritrovate durante dei lavori di restauro nella sede della Nunziatura Vaticana di via Po a Roma. Sembra quindi che ci fosse un secondo uomo con lui, il quale aveva visto la ragazza, al contrario di "Mario", a meno che non si trattasse di un mitomane. Un collaboratore del SISDE, Giulio Gangi, amico dei cugini della Orlandi[12], riuscì a rintracciare ben presto la BMW "verde tundra" (secondo la descrizione del poliziotto) dell'uomo che aveva parlato con Emanuela; in particolare scoprì che era stata riparata (pur essendo priva di documenti) da un meccanico del quartiere Vescovio[6]. Collabora a La Stampa, a Ttl e a Sette-Corriere della Sera. C'era un ragazzo omosessuale, si chiamava Nando. Si tratta di Mirella Pialorsi, biellese (Vercelli) di nascita, ma residente in paese sin dai primi anni ’70, di cui già demmo notizie di prima mano esaustive l’altro giorno. Bambini in fuga ricostruisce l’avventurosa storia e le peregrinazioni attraverso l’Europa di un gruppo di giovanissimi ebrei dai 6 ai 17 anni che, dopo aver perso i genitori nei campi di concentramento tedeschi, attraversano la Germania e la Slovenia e riescono ad arrivare a Nonantola, paese in provincia di Modena. [18] Ha detto inoltre che per curare la madre malata andò in Francia con un aereo privato messo a disposizione da Roberto Calvi e di aver portato con De Pedis a Marcinkus un miliardo in contanti. 94261160488 - Powered by, Bambini in fuga di Mirella Serri, storia dei bambini braccati dai nazisti. In una seconda telefonata[10], "Mario" spiegò che "Barbara" gli aveva confidato di essersi allontanata volontariamente da casa perché stufa della routine domestica, ma di essere intenzionata a fare rientro alla fine dell'estate per il matrimonio della sorella. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie. [46], Il 24 luglio Antonio Mancini, in un'intervista a La Stampa, ha dichiarato che effettivamente la Orlandi fu rapita dalla Banda per ottenere la restituzione del denaro investito nello IOR attraverso il Banco Ambrosiano, come ipotizzato dal giudice Rosario Priore. Nel giugno 1983 aveva appena terminato il secondo anno del liceo scientifico presso il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II, venendo rimandata a settembre in latino e francese.
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